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Enrico Prenna

Enrico Prenna nasce a Macerata nel 1986. Nel 2010 si laurea in Scienze dell’Architettura e, dopo aver vinto un bando europeo per progetti sulla parità di genere in Paesi in via di sviluppo, trascorre tre mesi in Cameroun come Direttore dei Lavori di una nuova biblioteca scolastica a Buea. Nel 2012 si laurea con lode in Architettura Magistrale presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino e dal febbraio 2013 è iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Macerata. Nel luglio 2015 frequenta il corso di alta specializzazione in Outdoor Design presso il POLI.design, Politecnico di Milano, dove ha l’opportunità di incontrare alcuni dei più grandi paesaggisti contemporanei come Gilles Clément, Anna Scaravella, Marco Bay, Catherine Mosbach e Patrizia Pozzi.
Dall’ottobre 2013 a marzo 2014 è Responsabile del progetto esecutivo degli edifici del Jade Eco Park a Taichung, Taiwan, presso lo studio Philippe Rahm Architectes a Parigi. Nell’aprile 2014 fonda EnricoPrennaStudio, dove si occupa di Computational Fluid Dynamic (CFD) applicata alla Progettazione Ambientale e al risparmio energetico, di sostenibilità, paesaggio e fotografia. Un’altra parte del suo lavoro riguarda l’Architettura per Paesi Terzi, che lo ha portato a collaborare con l’Institut de Recherche en Sciences de la Santé del Burkina Faso per lo sviluppo di un progetto di ricerca sulle trappole ambientali per il controllo della diffusione malarica finanziato dalla World Health Organization (WHO). Da gennaio 2017 Enrico Prenna tiene il corso di Progettazione Ambientale presso l’Institut Universitaire de la Côte a Douala – Cameroun, e nel 2018 ottiene il Dottorato in Computer Science presso la School of Advanced Studies dell’Università di Camerino, con la ricerca “Development and implementation of TENS Methodology to support the Environmental Design”.

La sua ricerca architettonica intreccia l’attrazione per il paesaggio alpino con lo studio dell’ambiente montano, approfondendo i campi della meteorologia, della nivologia e della prevenzione del rischio valanghe. La fotografia di paesaggio diventa quindi un naturale sviluppo della sua professione, traghettando nell’era digitale una passione di famiglia ereditata dal padre e dal nonno. Le sue immagini hanno vinto diversi concorsi locali e recentemente una piccola selezione è stata esposta alla Mixer Gallery di Istanbul.

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